Nasce a Bologna il Centro di Competenza per i Big Data

Nella cornice prestigiosa del Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna, si è svolto il 26 ottobre l’Innovation Lab  “Architetture condivise di Digital Hospital” organizzato da AssinterItalia, Università degli Studi di Bologna, CUP 2000, Cineca e LepidaSpA.

L’iniziativa, come ha ricordato Cristina Ugolini (Università di Bologna), si è svolta nell’ambito del Corso di Alta Formazione eHealth che da quattro anni, per iniziativa di CUP 2000, permette a tutte le Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna di scambiarsi le informazioni più importanti sui temi dell’innovazione.   

“Il tema affrontato in questa giornata – ha affermato introducendo i lavori il Prorettore Antonio Rotolo – è strategico. C’è un impegno diretto da parte dell’Università di Bologna a partecipare ai gruppi di ricerca e formazione finalizzati alla digitalizzazione sanitaria. La sfida – continua il Prorettore –  è globale. Questa occasione rappresenta una opportunità per fare rete su iniziative concrete”.

Il Direttore di CUP 2000 e LepidaSpA Gianluca Mazzini, dopo aver spiegato il momento di trasformazione in atto per le due importanti società che hanno costruito e stanno portando avanti importanti modelli ed erogazioni di servizi, ha illustrato i cambiamenti attesi dalla disponibilità diffusa di banda ultra larga che permetterà un diverso approccio alla sanità elettronica. Quindi il Direttore Mazzini ha annunciato: “Ci piacerebbe che Bologna diventasse un polo strategico per i Big Data. È fondamentale costruire delle regole su come mettere a disposizione l’enorme mole di dati che si sta raccogliendo. Occorre superare i problemi tecnici e giuridici e lavorare insieme. Qui oggi c’è il motore delle  idee. Osare è necessario”.
“Infine – ha proseguito il Direttore Gianluca Mazzini –  un ringraziamento particolare  va al prezioso contributo del Comitato Scientifico che ha permesso di ottenere riflessioni importanti che adesso dovranno trovare una realizzazione concreta”.

Il Presidente del Comitato Scientifico Mauro Moruzzi: “Concordo con Gianluca  Mazzini.  A Bologna possiamo costituire il primo centro di competenza sugli eData e Big Data che possono avere come protagonisti oltre a Lepida e CUP 2000 anche Cineca, Assinter e Università di Bologna: possiamo inoltre collaborare con il Politecnico di Milano e Bocconi già partner di Assinter”.”Ritengo importante – ha aggiunto Mauro Moruzzi – aprire un canale di discussione con i principali partner del mondo  digitale industriale a partire  da quelli che ci hanno seguito nel percorso Academy e che possono, attraverso il dialogo precompetitivo, offrirci una importante  sponda di collaborazione. In particolare, la presenza a Bologna, nella vicina Casalecchio di Reno, del Cineca – il principale centro di calcolo elettronico europeo e uno dei maggiori del mondo – può essere un contributo decisivo nella ricerca di algoritmi sempre più avanzati per la lettura dei dati in sanità e per garantirne la sicurezza ai cittadini”

David Vannozzi (Cineca), ha prospettato uno scenario futuro di utilizzo dei Big Data in sanità. Oggi si stanno già utilizzando in altri ambiti: la propensione al cambiamento è difficile ma ci vuole concretezza e una spinta all’usabilità dei dati. 

Molto seguiti gli interventi di Elisa Rossi e Chiara Dellacasa che hanno annunciato l’avvio di un lavoro sui Big Data con il coinvolgimento di LepidaSpA, CUP 2000, Arsenàl e Lombardia Informatica. Con un gruppo di clinici hanno affrontato il problema di disporre in tempo reale di dati informatici che non si stanno ancora utilizzando in sanità.

Simone Puksic, Presidente di AssinterItalia, ha reso noto che negli ultimi mesi sono stati associati nuovi soggetti in house con l’obiettivo  di includere, collaborare, fare rete, scambiarsi buone pratiche. Gli obiettivi sono la messa a fattor comune della rete infrastrutturale a fibra ottica, una evoluzione condivisa del sistema di data center, la condivisione dei servizi applicativi molto evoluti. “Quando la  filiera Università – Pubblica Amministrazione -Aziende funziona -aggiunge Puksic-  si ottiene un miglioramento sostanziale e verticale del servizio al cittadino. Perché la sfida passa attraverso la collaborazione”.

Apprezzato anche l’intervento di Alessandro Amoroso che ha ricordato come l’era di Internet, nella quale tutte le informazioni sono interscambiabili, debba ancora essere pienamente accettata dal mondo sanitario, superando una visione chiusa e burocratica del mondo elettronico.

Nicola Masi (CUP 2000), ha portato esempi concreti della nuova fase che stiamo vivendo di avere la cartella clinica ibrida già nel Fascicolo Sanitario Elettronico.

Sabato Mellone (Università di Bologna), in tema di Digital Hospital e continuità assistenziale ha specificato i vantaggi che possono derivare dall’utilizzo dei Big Data in sanità ed il circolo virtuoso che si può instaurare che coinvolge i diversi autori.

Federica Sandri (Arsenàl), ha posto l’attenzione sugli aspetti sociali che attendono la trasformazione informatica della sanità. I servizi al cittadino saranno sempre più personalizzati grazie al patrimonio dei dati disponibili. 

Francesca Fecchio (Lombardia Informatica) ha riportato l’esperienza regionale sulla presa in carico del cittadino e sulla difficoltà di reperimento dei dati. 

Cesare Osti (CUP 2000), ha portato  l’esperienza dei percorsi per patologie in cui i medici che hanno in carico il paziente  richiedono  informazioni aggiuntive, quindi anche dati non sanitari, quali peso, abitudini di vita, o provenienti da progetti speciali di ricerca, che producono dati da sensori di presenza o di movimento, Si pone quindi il tema di come restituire e proporre questi dati sanitari e informazioni ai cittadini, proponendo progetti di working con il cittadino e con le associazioni di cittadini e di clinici.

Lorenzo Sornaga (LazioCrea), ha ricordato che anche grazie alle esperienze dell’Emilia-Romagna e di Lombardia Informatica, il Lazio si è dotato del Fascicolo Sanitario Elettronico.

Sergio Duretti (LepidaSpA), ha posto l’accento sulle problematiche di correlazione di dati provenienti da fonti eterogenee e sui quesiti che l’innovazione in campo sanitario pone arrivando a formulare ipotesi di soluzioni condivise sulla base della mappatura dei bisogni. 

Luca Rigoni (AssinterItalia), concludendo i lavori ha accolto la proposta che Academy 2019  possa portare a livello nazionale una iniziativa culturale con un centro di competenza sui dati che faccia perno in particolare su Bologna. 

Il Comitato Scientifico di CUP 2000 con questo appuntamento chiude i suoi lavori nella società. È stato infatti appena nominato dalla Giunta della Regione il nuovo “Comitato scientifico per il supporto alla predisposizione e all’attuazione del Piano regionale per lo sviluppo telematico delle ICT e dell’e-government” composto da Piera Magnatti (Presidente), Luciano Baresi, Roberto De Rienzo, Fabio Maccaferri, Mauro Moruzzi, Paola Salomoni, Cesare Stefanelli, Franco Zambonelli.